L’agricoltura che fa bene all’ambiente 

Ca Donadel agricoltura sostenibile 2

Indice dei contenuti

L’esperienza di Ca’ Donadel con un’agricoltura sostenibile che fa bene alla terra, all’acqua, all’aria e quindi all’ambiente, a chi lo vive, a chi ne consuma i prodotti.

La nostra “conversione ecologica”

Negli ultimi 10 anni ci siamo resi conto che le aziende agricole, come tutte le altre, devono porre attenzione ai riflessi ambientali del proprio sistema di produzione. Con molta umiltà e pazienza, abbiamo iniziato a sperimentare nuove strade. È stato con l’apertura della Bottega a Km zero di carne e formaggi a Mogliano Veneto (Campocroce), che Ca’ Donadel ha mosso il primo passo importante verso un’agricoltura che può solo fare bene all’ambiente. Un nuovo futuro per l’attività di famiglia.

La nostra conversione ecologica si spinge verso un’agricoltura sostenibile in grado di proteggere il suolo, risparmiare acqua e mantenere una certa biodiversità. Allo stesso tempo vogliamo garantirci un’ottimizzazione dell’uso delle risorse e una buona produttività. Non è utopia, ma richiede molto impegno ed esperienza.


Abbiamo cominciato gradualmente a rendere il nostro sistema di allevamento via via più integrato e rispettoso del territorio.


La creazione di una economia circolare attraverso un sistema di allevamento dove la maggior parte delle risorse produttive che entrano in gioco provengono dalla nostra terra e vengono consumate in loco grazie alla vendita diretta in azienda dei prodotti è l’idea portante del nostro modello di lavoro, come abbiamo sintetizzato nel nostro Manifesto “Nuova agricoltura: incontro fra uomo e natura”. 

Inoltre, da allevatori quali siamo, ci impegniamo a nutrire i nostri bovini nel modo più naturale possibile e cioè con diete ricche soprattutto di foraggi, secondo i principi fondanti dell’Agroecologia.

Le prime soluzioni sostenibili adottate

Per aumentare la produzione dell’erba di nutrimento per gli animali, abbiamo iniziato con l’ampliare lo spazio occupato da prati e pascoli così da non lasciare mai il suolo nudo, esposto agli agenti atmosferici (acqua, vento, ecc.) e quindi all’erosione, bensì coperto da colture permanenti e ad alta densità vegetale. Allo stesso scopo, inoltre, abbiamo preferito lavorazioni minime del terreno, così da intaccare solo gli strati più superficiali del suolo e preservarne la sostanza organica.

Ci siamo impegnati ad avviare associazioni fra specie erbacee diverse,per esempio, con prati polifiti (ovvero con più tipi di piante) di graminacee e leguminose ed erbai annuali composti da loietto, veccia, avena e frumento, che apportano una gamma completa di nutrienti essenziali ai nostri animali, con ricadute positive sul sapore di latte e carni. 

Abbiamo avviato la rotazione delle colture con l’alternanza di specie vegetali diverse per ogni annata o stagione di semina. Per esempio, d’estate sorgo e mais, d’autunno e d’inverno frumento con erbaio misto.

I primi risultati sostenibili 

Le azioni sopra descritte hanno contribuito a far diventare Ca’ Donadel un’Azienda Verificata BF, ovvero Biodiversity Friend®. Significa che siamo valutati come azienda agricola che lavora seguendo buone pratiche e principi di sostenibilità, volti a tutelare con responsabilità la biodiversità e a conservare gli habitat naturali. In generale, le soluzioni sostenibili adottate ci hanno consentito di:

  • diminuire l’erosione, il compattamento del suolo e il ruscellamento dell’acqua che si crea quando l’acqua non viene trattenuta abbastanza dal suolo
  • ottimizzare il consumo di acqua da parte delle colture e quindi usarne di meno
  • contenere l’uso di fertilizzanti in modo sensibile
  • accrescere la produttività vegetale e la naturale resistenza delle colture ai parassiti e alle infestanti
  • aumentare la sostanza organica, la vita e l’attività biologica dei microrganismi del suolo

I pascoli sostenibili

I pascoli Ca’ Donadel sono gestiti in modo attento e preciso, secondo le regole della sostenibilità. Sono turnati, non continui, ovvero il terreno è diviso in settori contigui, utilizzati in sequenza dagli animali.

Nell’usarli, consideriamo il giusto carico animale, che richiede un numero di capi per superficie appositamente calcolato, e seguiamo il ciclo naturale e la stagionalità di crescita dell’erba in modo da spostare gli animali in base all’altezza del suo sviluppo. Così facendo, rispettiamo i suoi tempi di crescita e favoriamo la sua autorigenerazione. Sempre nella prospettiva di risparmiare il suolo, evitiamo di ricorrere al pascolo nei momenti di forte pioggia.


I nostri pascoli ospitano specie botaniche significative dal punto di vista foraggero, tra cui molti fiori utili alle nostre api.


Le conseguenze sostenibili sull’ambiente

I campi coltivati secondo i dettami dell’agricoltura sostenibile contribuiscono ad ambienti più naturali ai margini degli appezzamenti. I fossi, le siepi, le fasce alberate e le zone umide diventano, infatti, spazi ecologici ambìti da molte specie animali della fauna selvatica perché lì si alimentano, sostano e si spostano, si riparano e si riproducono.

Fra i nostri campi ci sono tante specie di coleotteri, il macaone (farfalla diurna), lepri che si nascondono tra i coltivi senza costruire vere tane, talpe che si cibano dei lombrichi e scavano gallerie. E ancora scoiattoli, piccoli roditori, uccelli galliformi, garzette, aironi, germani e altre specie di volatili anche migratori.


Campi coltivati come richiede l’agricoltura sostenibile, canali irrigui, scoline e un boschetto: Ca’ Donadel si è arricchita in modo naturale di flora e fauna.


Nella nostra azienda agricola, per esempio, disponiamo di una rete di canali drenanti, che costeggiano e attraversano i terreni, usati per l’irrigazione e direttamente in comunicazione con il fiume Zero. Sono l’habitat ideale per le colorate libellule.

Abbiamo, inoltre, un piccolo boschetto lungo l’argine dello Zero, trapiantato nel 2004 con alcuni tipi di alberi e arbusti. Ora si sta arricchendo di specie spontanee, i cui fiori e frutti fungono da richiamo per gli insetti impollinatori e gli uccelli. Parliamo di ciliegi, sambuchi, pruni, ornielli, biancospini, noccioli, maggiociondoli, sanguinelle, querce, salici, olmi e gelsi. Un vero tesoro! Ai margini del boschetto, prossimi ai fossi, si trovano anche la malva selvatica e l’antico equiseto.


Questa ricchezza e coesistenza di piante e animali domestici e selvatici, in Ca’ Donadel, è un segnale incoraggiante dal punto di vista naturalistico, che dimostra la sensibilità ecologica del nostro lavoro di agricoltori.


In Ca’ Donadel ci prendiamo cura degli ambienti naturali connessi alle aree coltivate: sono spazi preziosi ricchi di piante e animali, che vanno custoditi e protetti. Sono spazi preservati grazie all’Agricoltura.

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